martedì 20 aprile 2021

Parole Ostili - La realtà non è mai come la si vede

"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti"

Ciao a tutti!

Questo nuovo post sarà un po' diverso dal solito, in quanto esprimerò una considerazione personale su un tema scelto da me facente parte di un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole chiamato "Parole Ostili", introdotto dalla Prof.ssa Vigna.
Nato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, ha lo scopo di creare delle attività di riflessione e informazione in diversi ambiti della vita (lavoro, scuola, politica, ecc) per apprendere l'importanza delle parole e del loro potere comunicativo ed emozionale. 
Il capitolo che più mi ha colpita è stato "La realtà non è mai come la si vede", proprio perché è una parte rilevante della società moderna sotto infinti punti di vista. 


Sui social, ad esempio, è molto facile ed immediato creare un'immagine di se completamente distorta rispetto a quella reale, semplicemente attraverso la pubblicazione di contenuti (foto, video) selezionati per determinati scopi a cui l'utente ambisce: attraverso post dove metto in mostra oggetti di valore e luoghi lussuosi darei l'impressione di essere una persona ricca e, magari, anche superficiale, a cui piace pavoneggiarsi; se pubblico video con amici dove mostro che mi diverto, l'audience penserebbe che sono una ragazza socievole e serena; nel caso in cui non si pubblicassero contenuti si darebbe l'idea di essere un soggetto noioso o senza spirito di iniziativa, condivisione o creatività. E non è un segreto che la realtà spesso è un'altra.




Il conseguente problema di questa identità mediatica sorge nel caso in cui: 
  • L'utente si finga un'altra persona per fini illegali, pericolosi, denigratori;
  • Venga rubata l'identità attraverso la creazione di altri profili sotto diverso nome ma con foto personali prese senza il permesso;
  • Venga clonato il profilo personale causando problemi all'utente che subisce;
  • Si deridano altre persone per piacere personale senza motivo, soprattutto con profili falsi per non sporcare la propria immagine;
  • Si perda l'identità a causa della dipendenza dai social, annullando la propria vera vita sociale.





Da queste circostanze nascono i cosiddetti "leoni da tastiera", persone che sono in grado di descrivere le proprie opinioni o ideali, in modo volontariamente non adeguato, solamente su piattaforme online senza metterci la faccia, utilizzando la propria identità oppure adottando profili secondari dove non sono riconoscibili, protetti da uno schermo dietro al quale assumono una potenza sconosciuta a loro nella realtà.
A volte, invece, succede che un utente non sia in grado di esprimersi correttamente anche quando lo vorrebbe, usando parole ostili, che alterano il tono del loro messaggio.






Un secondo punto di vista potrebbe essere rilevare questa delicata tematica sociale all'interno della vita vera, quotidiana.
Anche quella può essere distorta a proprio piacimento e si possono attribuire diverse colpe, oltre che a se stessi: alla società contemporanea, alle opinioni degli altri che gravano sul modo di vivere, i pregiudizi a cui tutti sono sottoposti che alterano la personalità e la sicurezza dell'individuo, ecc.


Un grande esponente di questo concetto di maschera sociale è lo scrittore Luigi Pirandello che, attraverso quest'ultimo, 
descrive i diversi atteggiamenti o comportamenti dell’uomo, sempre mutevoli nelle situazioni e nelle circostanze. Anche la psicologia insegna che non possiamo essere sempre consapevoli dei nostri comportamenti in determinate situazioni ma, anzi, molti sono dettati dall'inconscio, invisibili ai nostri occhi.




Scrivendo questo post ho avuto la possibilità di esprimere il mio parere su un argomento molto importante al giorno d'oggi e sul quale si dovrebbe sensibilizzare maggiormente.
Ho compreso inoltre quanto sia effettivamente indispensabile dare il giusto peso alle parole, mostrarsi per come si è a testa alta senza avere timore del giudizio altrui e meditare sulle proprie azioni valutandone le conseguenze per noi e per gli altri.



venerdì 5 marzo 2021

Competenze imprenditoriali

Introduzione al Design thinking, il Pitch, il Business Plan e il Business Model Canvas

Ciao a tutti!

Oggi vi illustrerò alcuni corsi che ho seguito sulla piattaforma di LTO Mantova per il progetto PCTO.
Per primo ho scoperto cos'è il Design thinking, ossia un processo continuo, non obbligatoriamente lineare, che il team adotta per capire meglio i bisogni dell'utente garantendogli un servizio/prodotto che possa soddisfarlo e che riesca a risolvere eventuali problemi rilevati in precedenza.
Esso è composto da cinque fasi: 
  • Empathize (empatizzare) 
Creare una specie di rapporto con gli altri, per comprenderne meglio i loro comportamenti, le azioni, le opinioni e i bisogni emotivi. Questo si ottiene attraverso l'osservazione della persona, creando empatia (anche ponendosi al suo livello), ascoltare e interagire, ad esempio con interviste.
  • Define (definire)
Ha lo scopo di stilare chiaramente le informazioni acquisite nella fase precedente e ideare delle soluzioni nel caso in cui servissero, per poter passare facilmente al terzo passaggio.
  • Ideate (ideare)
In questo momento si creano numerose soluzioni effettive e utili per la risoluzione delle problematiche, in modo da riuscire a spaziare nello step della scelta di alcune tra esse.
  • Prototype (prototipo)
Durante il quale si iniziano a mettere in pratica le risoluzioni precedentemente trovate, attraverso la realizzazione di prototipi, anche semplici, in modo da ricevere feedback dal pubblico e capire quali tra questi funzionano meglio, per poterli realizzare come "modelli" finali e decisivi.
  • Test (testare)
Infine si testa il prodotto/servizio attraverso il mercato per verificare se la scelta è' stata fatta correttamente.




Come secondo ho seguito il corso sul Business Model Canvas, documento indispensabile come base grafica per modificare modelli di business e crearne di nuovi.
Essi sono un insieme di idee e punti che permettono l'organizzazione di strategie per organizzare la risoluzione dei problemi riscontrati, per esempio studiando il target, capire i suoi bisogni, stabilire pro e contro, ecc.
Ha degli elementi caratteristici:
  • Partner chiave e Segmenti di clientela ovvero le alleanze strategiche che potrebbero portare a un risvolto positivo nel lancio del prodotto/servizio sul mercato;
  • Attività chiave, quelle principali e più importanti;
  • Risorse chiave per una vittoria sul mercato;
  • Proposte di valore del prodotto/servizio offerto;
  • Struttura dei costi di un'azienda durante la produzione;
  • Canali di influenza sul target;
  • Relazioni con clienti o potenziali per dare valore all'azienda;
  • Flussi di ricavo 



Il terzo step è stato il Pitch con i quale apprendi come esporre al meglio le tue idee, rendendole chiare e avvincenti per chi ti ascolta.
Ce ne sono alcune tipologie: 
  • Elevator pitch dove il livello di difficoltà è il più alto in quanto si ha un tempo ristretto (1 minuto) per poter convincere un cliente ad utilizzare la tua idea;
  • Short form  dove con una decina di minuti ci si deve presentare al cliente;
  • Long form ovvero 20 minuti massimo per approfondire i punti strategici della nostra idea di campagna.





L'ultimo corso riguardava il Business Plan, più semplicemente un documento descrittivo di pianificazione che illustra l'impresa, e ne riassume le caratteristiche fondamentali/strategie di vendita per iscritto, valutandone anche la posizione sul mercato e ipotizzandone un futuro funzionale.
Può essere diviso in:
  • Parte numerica per dati economici, grafici, situazione patrimoniale, ecc.;
  • Parte descrittiva nella quale si descrive interamente il progetto spiegandone i punti come quelli elencati poco fa.


Grazie a questi corsi di PCTO ho acquisito delle competenze specifiche aggiuntive ad alcune più generali già maturate durante lo studio del marketing, offrendomi basi più solide per un futuro lavoro sul mercato.


giovedì 25 febbraio 2021

LinkedIn e Curriculum Vitae

Come ho creato il mio profilo LinkedIn e il mio curriculum


Ciao a tutti!

Oggi capiremo insieme come creare un profilo LinkedIn e un buon CV (Curriculum Vitae).
Abbiamo iniziato seguendo alcuni corsi riguardanti questo sulla piattaforma LTO Mantova che ci da la possibilità di svolgere le nostre ore di alternanza.
In seguito abbiamo aperto il profilo seguendo le direttive date da Luca Tamburrino, partendo dal nome, poi la foto profilo che deve essere sobria e adatta per attirare offerte di lavoro, un'immagine di copertina che richiami le nostre ambizioni lavorative, una descrizione di noi stessi che non annoi il visitatore del nostro profilo ma che, anzi, lo invogli a continuare e scoprire dove studiamo/abbiamo studiato o dove stiamo/abbiamo lavorato e, infine, apprendere le nostre competenze.
Per iniziare a farmi conoscere e ingrandire la mia rete di contatti mi sono collegata con alcune persone.

profilo LinkedIn


Ora che ci siamo lanciati su questo social, predisposto a chi cerca o offre lavoro, è arrivato il momento di stilare un CV con i fiocchi.
Ci siamo serviti del sito Canva per trovare dei template accattivanti in base ai nostri gusti e piani: io ad esempio ne ho trovato uno già completo ma, dato che volevo mantenere la base del Curriculum Europeo, ne ho cambiato il contenuto mantenendone la struttura.
Ho scelto una foto normale dove si vedesse bene il viso e senza elementi disturbanti, ho inserito i miei dati personali e il nome per poi passare alla parte più utile per convincere un datore di lavoro a contattarmi: ho inserito la mia esperienza scolastica completa, quella lavorativa e, alla fine, le competenze utili a comprendere meglio chi sono.


Curriculum Vitae


Alla fine di questo compito ho acquisito una competenza maggiore nella creazione di un Curriculum che, con gli anni, mi tornerà sempre utile e, allo stesso tempo, sarò in grado di aggiornare il mio profilo LinkedIn per non perdermi qualche offerta di lavoro, magari anche mentre sarò all'università!

giovedì 28 gennaio 2021

Il mio sito personale


 Progettazione del layout per il nostro sito personale


Ciao a tutti!

Oggi vi illustrerò il primo progetto dell'anno nuovo, ovvero l'impaginazione del nostro sito personale che saremmo andati poi a realizzare su Dreamweaver.
Per farlo abbiamo usato Photoshop per capire meglio alcune sue funzionalità.
Ho scelto un'impaginazione semplice e pulita anche perché il sito si doveva sviluppare su un'unica pagina, quindi ho iniziato con l'inserimento del nome del sito, il mio nome e cognome, affiancato dai bottoni della presentazione personale, del portfolio e dei PCTO.
Sotto inizia il sito vero e proprio con l'introduzione di noi stessi, io ho messo una mia foto con una piccola descrizione, sotto la quale rimane il portfolio con un'anteprima dei progetti realizzati negli ultimi tre anni di scuola, grafiche, foto e video.
Così ho impaginato una sezione per alcune grafiche, una per alcune foto realizzate da me ma non a scuola  e i video montati da me, svolti nei laboratori.
Prima della parte finale dove abbiamo messo i nostri contatti social, email o numero di telefono, ho ritagliato dello spazio per la sezione PCTO (alternanza scuola-lavoro) dove ho elencato le esperienze passate nell'ambito.
Grazie a questo lavoro ho avuto la possibilità di impaginare per la prima volta con Photoshop, in quanto non viene solitamente usato per questo.
Ecco il mio layout finito!


venerdì 15 gennaio 2021

Il mio logo personale

Processi della creazione del mio logo personale


Ciao a tutti!

Dopo il lungo progetto dell'azienda Sedute MoDesign ci siamo dedicati alla realizzazione di un logo personale creato da noi per noi stessi.
Ognuno poteva scegliere come farlo, monogramma, logotipo, pittogramma, ecc.
Io ho preferito fare un logo che racchiudesse una figura e le iniziali del mio nome.
Siamo partiti da una ricerca su noi stessi attraverso delle foto che potessero rispecchiare i nostri hobby o il nostro carattere, da cui dopo abbiamo ricavato alcune bozze cartacee.
Il mio elemento grafico principale è un gatto perché mi ci rivedo molto nei modi di fare e nello stile di vita, l'ho inserito attraverso una sagoma minimal di cui si vede solo il contorno, che continua poi come iniziale del nome e del cognome (i, t) con un unico tratto; alla fine ho duplicato il logo per utilizzarlo come una sorta di ombra dandole appunto un colore diverso dal nero, ossia un lilla scuro.
Una volta terminata la realizzazione su pc del logo, abbiamo stilato la tavola com il logo originale con la riduzione, assieme ai colori pantone, poi un'altra con il bianco e nero.
Ecco il mio logo originale! 



 

martedì 15 dicembre 2020

La mia azienda di sedie

Processi di nascita di una nuova azienda


Ciao a tutti!

Oggi sono qui per illustrarvi come abbiamo creato una nuova azienda di sedie dal design moderno commissionata dalla Professoressa, la quale si era immedesimata in un ipotetico cliente interessato a lanciare sul mercato una nuova attività.
Capirete quindi tutte le fasi di realizzazione: scelta del naming e del logo, delle campagne pubblicitarie per stampa (cartellone, opuscolo, ecc), il coordinato aziendale e i gadget.
Dopo diverse proposte per il naming è stato deciso di adottare "Sedute MoDesign" oppure "Siedi tu" e di conseguenza ognuno di noi ha proposto il proprio logo.
Io ho preferito lavorare per Sedute MoDesign realizzando un logotipo che vede la scritta SEDUTE più grande e in un font light, sotto ho messo la scritta MoDesign aggiungendo uno spessore e un colore a Design per enfatizzarlo rispetto al resto.
Dopo aver stilato la storia dell'azienda, l'abbiamo inserita in un opuscolo di 12 pagine insieme a foto, progetti, contatti, sedi, eventi e altro, in seguito un pieghevole riassuntivo.
Siamo poi passati alla pubblicità su grande scala realizzando un poster 3x6 metri.
Infine abbiamo progettato il coordinato aziendale ovvero il biglietto da visita, la carta intestata assieme alla busta, la cartellina e i gadget.
Per tutti i lavori ho adottato gli stessi colori, uno che richiamasse il logotipo dell'azienda, un secondo per  gli elementi grafici, un beige chiaro per dare ordine e non appesantire.
Alla fine di questo lavoro ho imparato a utilizzare meglio Indesign, il programma che abbiamo usato per impaginare opuscolo e pieghevole in quanto è indicato per questo tipo di lavori, e ho capito meglio il lavoro di un grafico nel caso in cui dovesse rappresentare un'azienda appena nata.
Questi sono alcuni dei miei progetti:




opuscolo


carta intestata e busta


pieghevole



biglietto da visita



cartellina

 

mercoledì 9 dicembre 2020

Il mio Collage animation

Presentazione di un video animato realizzato con ritagli di foto 

Ciao a tutti!

In questo post vi spiegherò il primo lavoro di quest' anno per la materia di laboratorio.
Questo video è stato realizzato con After Effects proprio perché questo programma ci permette di animare elementi grafici di qualsiasi tipo, in qualsiasi modo per creare un vero e proprio video senza la registrazione di riprese.
Inizialmente abbiamo scritto una breve storia che raccontasse il nostro video finale, dove abbiamo poi aggiunto i dialoghi e lo storyboard.
Io ho scelto di fare una sorta di trailer del film d'animazione "Coraline e la porta magica", ricercando immagini inerenti al film e ai suoi personaggi da cui ricavare poi gli elementi visivi per il montaggio (sfondi, stanze, personaggi e oggetti).
Per ritagliare dalle fotografie le parti che mi sarebbero servite o eliminare dei soggetti dagli sfondi mi sono servita di Photoshop, attraverso penna e ritaglio e strumenti come timbro clone.
In seguito, è iniziato il montaggio su After Effects, realizzato con punti di ancoraggio, movimenti di alcune parti del corpo piuttosto che altre e tanto altro, guidati dalla nostra fantasia!
Un buon video non è tale se non dispone di audio o musiche, infatti, una volta terminato il video, l'ho importato su Premiere, in quanto permette in maniera più semplice l'inserimento e la modifica del suono: ho messo la musica di sottofondo sistemandone i toni in base alle scene e ai dialoghi sovrapposti, in secondo luogo ho aggiunto tutti gli spezzoni delle battute dei soggetti presenti.
Il lavoro non è stato semplice perché ha richiesto una grande attenzione ai minimi dettagli e parecchia fantasia, inoltre prima di questo lavoro non conoscevo After Effects mentre ora ho più competenza nel suo utilizzo.
Questo è il mio video terminato! 

Parole Ostili - La realtà non è mai come la si vede

"Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della  vita incontrerai tante maschere e pochi volti" Ciao a tutti! Questo nuovo pos...